Come ogni derby che si rispetti, non è mancato davvero nulla: peccato che, oltre alle due squadre in campo, protagoniste a modo loro nel bene e nel male di una partita vera, accesa e piacevole, la scena se la prenda anche il duo arbitrale che in modo particolare nel finale di quarto set incide in negativo sull'esito del match per la squadra di Procucci.
Si può sintetizzare così il sabato della Romagna Banca, impegnata nel mai banale match contro la capolista Sab Group Rubicone sul parquet di San Mauro; i bellariesi, ancora fermi a quota zero in classifica fanno visita ai cugini di coach Mascetti, ancora imbattuti e, per larghi tratti di gara, tengono bene il campo senza mai dare a vedere la differenza di posizionamento e punti in graduatoria; i soliti blackout e le emozioni continuano a giocare brutti scherzi alla Dinamo, brava a restare in partita prima dell'inaspettato finale: Rubicone vince 3-1, ma Romagna Banca recrimina.
"Come in ogni sport anche qui contano i fatti e i risultati, non si può sapere cosa sarebbe successo se le fischiate arbitrali fossero andate a nostro favore, magari l'esito non sarebbe cambiato, ma perdere così brucia eccome" mastica amaro Procucci a fine partita; che prosegue "gli arbitri hanno fortemente influenzato il quarto set ma se sullo 0-0 un errore può anche non incidere, sul 25-24 lo fa eccome ed il cartellino rosso che ha chiuso la partita è stata l'ovvia conseguenza di un evidente torto subito. Sono dispiaciuto perchè per la reazione avuta sotto 2 set a 0 i miei ragazzi meritavano di portare a casa almeno un punto che oltre al morale avrebbe anche aiutato la classifica dato che chi ci precede non sta correndo; campionato lungo e il tempo c'è, specie se giochiamo come nel terzo e quarto set, ma oggi andiamo via con la netta sensazione di essere stati penalizzati, al cospetto di una San Mauro che è una squadra forte, meritatamente tra le prime della classe, e che non ha bisogno di queste cose per certificare il proprio valore, anzi si è dimostrata molto sportiva a fine gara nel riconoscere le difficoltà avute dagli arbitri; pagheremo le nostre conseguenze dentro e fuori dal campo, con l'auspicio però che episodi così non capitino più"
La cronaca del match vede, almeno in avvio, un copione già letto e riletto in questo inizio di stagione con la Romagna Banca che infatti paga a caro prezzo le proprie ingenuità. Schierata in P6 con Cucchi incrociato a Kely, Amorico e Sampaoli di banda, Carotenuto e Malual al centro e Cafaro libero, la squadra di Procucci resta poco dentro la gara prima che San Mauro scappi e prenda il largo; a incidere molto, e negativamente, è la battuta dei bellariesi, mai veramente performante, a differenza di quella locale che invece crea più di un problema alla ricezione in casa Dinamo. Ovviamente ne risente anche la fase offensiva con basse percentuali in cambio palla, mentre nell'altro lato del campo sono ottime le prestazioni di Mazzotti e Bonatesta: la bella reazione sul finale di un set ormai compromesso serve solo a rendere il passivo meno pesante sul 25-21.
In scia al bel finale di primo set, la Dinamo approccia molto meglio la seconda frazione e la partita si fa interessante e molto più equilibrata; Cafaro e compagni sistemano la ricezione mentre in attacco iniziano ad arrivare più punti; è soprattutto Sampaoli a incidere e impensierire la difesa dei sammauresi, ben assistito da Kely in posto 2. I locali continuano a puntare invece piu che altro sui due schiacciatori e sull'opposto Bellomo, limitando al minimo il gioco dei centrali fino a quel momento ben contrastati dal muro eretto da Malual e Carotenuto; come spesso accade è quindi la Romagna Banca ad auto-infliggersi la propria penitenza: finel di set ricco di errori, confusione e blackout generale, Sab Group che ringrazia e la chiude sul 25-20.
Procucci cambia in regia dando spazio a Matteo Sampaoli e cambia fase, togliendo riferimenti ai sistemi muro-difesa di San Mauro; le scelte pagano con la Dinamo che gioca un ottimo terzo set sia in attacco ma anche e soprattutto contenendo perfettamente i forti attacanti avversari che, pur sbagliando poco, non trovano la chiave per aggirare il muro biancoblu. La squadra di Mascetti inoltre cala vistosamente in ricezione, Bellaria prende coraggio e stavolta è proprio ne finale di set a dare una grande prova di forza trovando il 20-25.
Inizia quindi l'epopea (per non dire la comica) del quarto set; in men che non si dica Bellaria è sotto 3-0 con il primo errore evidente del secondo arbitro su un tocco difensivo dei locali. I tre punti di svantaggio resteranno a dividere le due squadre per larga parte di tempo, ma in un match sostanzialmente molto in equilibrio e dal risultato sempre in bilico. Un altro bellissimo finale di set porta la Romgana Banca non solo a pareggiare, ma anche a superare gli avversari; il tie-break sembra ormai un degno finale per una bella partita oltre che rappresentare un giusto premio agli sforzi dei ragazzi di Procucci bravi a tenere testa alla capolista. Invece sale in cattedra il duo dei direttori di gara; 22-23 ospite Amorico attacca una palla alta ma viene murato: timeout Bellaria; al rientro in campo, è la Sab Group a trovare i primo match-point ma Sampaoli Nicolo' stampa Mazzotti per i vantaggi; si gioca a muro-difesa, si ottiene la chance del contrattacco, schiacciata sul muro avversario con evidente tocco e cambio di traiettoria non visto dall'arbitro: nell'incredulità generale, scattano le giuste proteste della Romagna Banca, forti anche delle mimiche facciali dei giocatori avversari che a modo loro dichiaravano la propria colpevolezza; ciliegina sulla torta: rosso per proteste e gara chiusa sul 26-24.
SAB GROUP RUBICONE 3 ROMAGNA BANCA BELLARIA 1
(25-21, 25-20, 20-25, 26-24)
Amorico 4, Carotenuto 8, Kely 13, Sampaoli N. 22, Malual 8, Cucchi, Cafaro (L1), Evangelisti 2, Sampaoli M., Borghetti
NE: Occhipinti, Santandrea, Vasini, Cipolletta (L2)
Tante proteste nel derby, Romagna Banca cade a San Mauro
Pubblicato in data 04/11/2024